Côtes de la Charité

Da Nantes fino alle pendici del Massiccio Centrale, la Valle della Loira produce in media 600.000 ettolitri di vini locali. Il 95% di questa produzione viene venduto con la denominazione Vin de Pays du Jardin de la France, spesso accompagnata dalla menzione del vitigno. Nella Valle della Loira vengono prodotti anche cinque vini con la denominazione "Vins de Pays de Zone". Il vino IGP Côtes de la Charité ne fa parte dal 1986, in seguito a un decreto.

Il vigneto molto antico delle Côtes de la Charité si trova ai piedi del Morvan. I pendii sono ripidi e privi di fronzoli. I monaci cistercensi che hanno creato questo vigneto provenivano da Vougeot. Burgundi nell'animo e intenditori, hanno saputo valorizzare questo terroir. Oggi, per la qualità dei suoi vini Côtes de la Charité, si distingue in particolare il lavoro della tenuta Alphonse Mellot.

Secondo il disciplinare della denominazione, i vini Côtes de la Charité IGP devono provenire da vendemmie raccolte nel territorio dei comuni del cantone di La Charité-sur-Loire e dei comuni di Arbourse, Châteauneuf-Val-de-Bargis, Dompierre-sur-Nièvre, Germigny-sur-Loire, Parigny-les-Vaux. I vitigni utilizzati per i vini bianchi sono principalmente lo Chardonnay e il Sauvignon (minimo 70%) e, in misura minore, lo Chasselas, il Pinot bianco e l'Aligoté (massimo 30%). I rossi devono essere prodotti con vitigni principali di Gamay nero, Pinot nero e Pinot grigio (minimo 70%) e vitigni accessori di Gamay teinturier de Bouze e Gamay teinturier de Chaudenay (massimo 30%).