Domaine Adrien Berlioz - Savoie Octavie 2022
93/100 Coup de Cœur
RVF
«Un persiano dal lato oscuro»
Octavie è come passare "al lato oscuro della forza". Cupo, speziato, vivace, movimentato e grazioso allo stesso tempo, questo vino proietta la sua potenza già al naso con le sue note di liquirizia che ricordano una certa profondità. Al palato è ampio, generoso, teso da una bella acidità e dotato di tannini serrati. Qualche anno in cantina consentirà di addomesticare ancora di più questo Persan proveniente da altrove.
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Occhio
Intenso
Naso
Espressivo e profondo, con note speziate e di liquirizia... si percepiscono la potenza e il lato "oscuro".
Bocca
Cupo e concentrato, speziato (bastoncino di liquirizia), ampio, generoso, teso da una bella acidità, vino vivace, grazioso con tannini serrati da invecchiare.
Servire
A 16-18°C
Aprire
Prendetevi il tempo necessario per far riposare la bottiglia e addomesticare questo vino, aeratelo in anticipo sui Annate e lasciate che si apra e si offra a voi.
Bere da
2027
Bere prima
2043
Abbinamenti cibo/vino
Da abbinare a selvaggina, salumi, carni rosse...
RVF - La Revue du Vin de France / Guide des Meilleurs Vins de France
Vino valutato (guida 2023) 93/100 Favorito (Annata 2020)
Tenuta valutata (guida 2024) 2*stelle (Queste tenute molto grandi, spesso dotate di terroir favolosi, sono imperdibili e, grazie alla loro regolarità e all'eccellenza della loro produzione, devono figurare nella cantina degli intenditori).
Informazioni sulla tenuta:
Adrien Berlioz, giovane cugino (e vicino) di Gilles Berlioz, si è stabilito qui nel 2006. Viticoltore esigente e rigoroso, coltiva personalmente tutti i suoi vigneti con metodi biologici (certificazione Demeter nel 2020), compresi quelli situati sui pendii più ripidi. Con 14 diverse cuvée su poco più di 5 ettari, le quantità sono molto limitate e questi vini artigianali sono difficili da trovare. Ammiriamo la diversità, l'energia e la franchezza di queste cuvée, contemporanee ma totalmente radicate nell'identità savoiarda, che inoltre invecchiano con grazia. L'ultimo progetto di Adrien: la ricostituzione di un vigneto dimenticato a Détrier, alle porte della valle del Gelon, con quattro ettari di vitigni autoctoni coltivati a pergola (bia blanc, barbin, joubertin, verdesse, mondeuse bianca e nera, altesse)! Anno dopo anno, la tenuta conferma il suo posto centrale nell'élite della regione, punto di riferimento sia per gli enofili che per i giovani viticoltori che si insediano nei vigneti alpini con ambizioni sempre più elevate.
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